Fin dal 1970, Verona Jazz, manifestazione organizzata dal Comune di Verona nell'ambito dell'Estate Teatrale Veronese in collaborazione con Event! rappresenta uno degli appuntamenti più prestigiosi del cartellone estivo, che quest'anno si svolgerà interamente al Teatro Romano dal 22 al 25 giugno. L'Italia costituisce uno dei punti di riferimento del jazz internazionale, non solo per la consolidata tradizione che questa musica ha nel nostro Paese e per il ventaglio di grandi nomi nati e cresciuti qui, ma anche per le nuove idee espresse dai giovani jazzisti italiani. In virtù di queste considerazioni ed anche, come ammesso con sincerità dal Presidente di Event! Ivano Massignan, per ragioni di budget dato che la rassegna si autofinanzia con il ricavato dei biglietti senza l'apporto di sponsor, per mantenere alta la qualità il cartellone 2013 ospiterà i più celebri nomi della nostra scena attuale. A partire dal grandissimo, acclamato pianista Stefano Bollani che la sera di sabato 22 giungo salirà sul palco alla testa dello storico Danish Trio, formato con il contrabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Morten Lund. Il gruppo è caratterizzato da freschezza, immediatezza e da un feeling prodigioso, espresso in un repertorio che comprende brani originali e classici. La sera successiva, domenica 23 giugno, sarà la volta del trombettista Enrico Rava che presenterà il suo progetto We want Michael, tributo alla musica di Michael Jackson, arrangiata dal trombonista veronese Mauro "Otto" Ottolini. Le composizioni di Jacko, rispettate nella ritmica, saranno adattate ad una "super band" con un front-line di quattro fiati. Il concerto sarà preceduto da un duo eccezionale: il trombonista Gianluca Petrella e il pianista Giovanni Guidi che daranno vita ad improvvisazioni in cui la grande tecnica di Guidi solleciterà ad ampio raggio il carattere versatile di Petrella. Lunedì 24 giugno si ascolterà una leggenda vivente del jazz: il chitarrista Franco Cerri che accompagnerà la cantante Simona Molinari. Il duo, lontanissimo per età anagrafica, trova unione nella sensibilità musicale, in un abbraccio tra jazz e canzone d'autore. La rassegna si chiuderà all'insegna del funk e del soul di Mario Biondi. Il crooner definito il Barry White italiano proporrà una scaletta di pezzi originali segnati dall'appeal ritmico. Un impasto sonoro tra soul, ritmi latini, arrangiamenti hard bop, bossa nova e funky in grado di strizzare l'occhio ad un pubblico eterogeneo.
"Se dovessi fare una dedica - ha dichiarato Massignan - intitolerei questa manifestazione a Enzo Jannacci, che ha saputo trasmettere le sonorità jazz al grande pubblico. Jannacci - ha proseguito - veniva dal jazz, ha esplorato il genere popolare e dialettale e ha fatto canzone d'autore: per tutti un antesignano".
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